Powered By Blogger

Calendario 2010

Un punto d'incontro, per creare armonia, per esserci anche quando non si può, per non disperdere nel vento i propri pensieri, perchè chi ha qualcosa da dire sia sempre ascoltato...

venerdì, ottobre 26, 2007

H-e-emme & Cavalli ?

Caro Phil,
in quanto (spero) prossima pubblicitaria e comunicatrice d'imprese di moda, non posso non lasciare una mia considerazione in proposito...e prendo la palla al balzo!
Personalmente considero Roberto Cavalli un serio professionista, un grande creativo, nonchè abile uomo d'affari, che ha portato il Made in Italy (insieme ad altri come lui e prima di lui) ad elevati livelli...pur non apprezzandone sempre le scelte stilistiche, a volte al limite dell'assurdo!
H&M è un'azienda di abbigliamento che ha conosciuto una rapidissima ascesa nel mercato, poichè producendo a costi irrisori nei paesi del terzo mondo, può permettersi di vendere a prezzi vantaggiosi e abbordabili da chiunque, conquistandosi un'enorme fetta di mercato in tutto il mondo. I vestiti sono ben fatti, e l'offerta è a dir poco competitiva. Come H&M ci sono altre aziende nate sullo stesso concetto di "fast-fashion", come Zara, Bershka, Mango, e molte altre presenti all'estero e non ancora introdotte in Italia. Questa è una realtà recente, ma che si è diffusa in pochissimo tempo. I marchi di moda che fino a quel momento occupavano la domanda di mercato si sono sentiti minacciati da quest'improvvisa concorrenza, e non parlo soltanto di quelli di fascia media (Levi's, Diesel, Replay...), ma addirittura le case di moda di lusso e pret-à-porter, gli stessi Dolce&Gabbana, Giorgio Armani, Blumarine (ndr), Laura Biagiotti, Roberto Cavalli...ciascuno ha adottato una strategia diversa per fare fronte a questo attacco "sleale", chi ha aumentato i prezzi (Dsquared2), chi ha ridotto il campionario delle collezioni, chi ha investito in più pubblicità (Dolce&Gabbana) e sponsorizzazioni (Prada e Louis Vuitton)...chi ha esternalizzato la produzione nelle note aree geografiche a manodopera-costo-zero (ogni riferimento a Diego Della Valle è puramente casuale eh!)...evidentemente Cavalli ha scelto di ridurre la concorrenza di H&M nel modo più intelligente: collaborandoci! Quello che però non condivido è la frase con cui commenta: "non consideriamo l'operazione un momento di business, ma un regalo che facciamo ai nostri consumatori"...un regalo? Se volesse farci un regalo potrebbe semplicemente rendere più abbordabili i prezzi delle sue collezioni di prima e di seconda linea, sarebbe sufficiente sperimentare una collezione più contenuta a livello di componenti, ed impiegare materiali e tessuti più semplici e naturali. Ma la questione è, che così facendo il nome del Brand che ha costruito negli anni verrebbe automaticamente "declassato", e nessuno sarebbe disposto ad un sacrificio del genere. Non pretendiamo certo questo, ma almeno di evitare di sentire certe uscite di ipocrisia allo stato brado! Considerando, peraltro, che il "regalo" che intende lui non è una novità: costi bassi per prezzi bassi. Molta gente comprerà quei vestiti solo per il vanto di dire "questo capo è stato disegnato da Roberto Cavalli". Vi sembra beneficienza? Secondo voi Cavalli non ci guadagnerà nulla?...Forse, addirittura, i suoi prossimi introiti proverranno maggiormente dal contratto di collaborazione con H&M che non dalle linee che portano il suo nome...direi piuttosto che il vero regalo lo ha fatto a sè stesso!

Nessun commento:

Io ne faccio parte!

Cooking & Spadelling